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  Daniele Ranocchia 
 
 
 
 
  
 
 
  
 
 
  
 
 
  
 
 
 
  Vengono impostate, per conto della Regia Marina italiana, le quattro 
  corazzate veloci della classe “Regina Elena” (Elena, Vittorio 
  Emanuele, Napoli e Roma) da 13.800 tonnellate e 21 - 22 nodi. 
  Progettate dal colonnello del Genio Navale Vittorio Cuniberti, queste navi 
  non furono considerate, a causa del ridotto armamento di grosso calibro,  
  costituito da due soli cannoni da 305 mm, e della scarsa protezione, delle 
  corazzate, bensì dei grossi incrociatori corazzati.
  INell'annuale edizione di quello che oggi è il Jane's Fighting Ships viene 
  pubblicato uno studio del Cuniberti per una grossa e veloce corazzata. Il 
  progetto prevede una nave di 17.000 tonnellate armata con 12 cannoni da 
  305 mm, tutti sistemati in torri corazzate, anche singole sistemate ai lati, 
  una protezione da 305 mm di spessore e 22 - 24 nodi di velocità. Il 
  progetto, sebbene scartato dalla Regia Marina italiana rappresenta quella 
  che poi diverrà la corazzata monocalibro.
  La Marina britannica, attenta agli insegnamenti della 
  guerra russo - giapponese del 1904, dopo avere 
  valutato l'importanza del progetto di Cuniberti del 1903, 
  vara la prima corazzata monocalibro Dreadnought. 
  L'unità dispone di 10 cannoni in torri binate ed una 
  cintura corazzata di 279 mm di spessore, disloca 18.200 
  tonnellate ed ha una velocità di 12 nodi.
  In risposta alla entrata in 
  servizio delle corazzate 
  monocalibro la Regia Marina 
  vara la Dante Alighieri, sua 
  prima unità di quel tipo. 
  L'unità, progettata dal 
  generale del Genio Navale 
  Edoardo Masdea, ha un 
  dislocamento di circa 21.500 
  tonnellate ed una velocità di 
  23 nodi. L'armamento è 
  costituito da 12 cannoni da 
  305/46 montato in torri trinate mentre la protezione, per 
  le limitazioni imposte al dislocamento, risulta alla cintura 
  corazzata di soli 250 mm. L'unità rappresenta un punto 
  di svolta dell'industria cantieristica in quanto, per la 
  prima volta in Italia, vengono installate in parte caldaie a 
  nafta ed in parte caldaie a combustione mista (carbone 
  più nafta). Anche la disposizione dell'armamento in torri 
  trinate a culla indipendente costituisce una novità.
 
 
  Cronologia generale
 
 
  
 
 
  
 
 
 
  Dreadnoughts
  Tutte le corazzate esistenti al momento 
  dell'entrata in servizio (1906) della 
  Dreadnought diventarono obsolete, per la 
  capacità della nuova unità di sparare 
  bordate di gran lunga più pesanti delle 
  altre; questo perché la maggior parte 
  dell'armamento era disposto sul piano di 
  simmetria longitudinale dell'unità. 
  Successivamente all'entrata in servizio 
  della Dreadnought tutte le corazzate 
  monocalibro vennero chiamate 
  dreadnoughts se avevano i cannoni di 
  calibro inferiore o uguale a 305 mm. 
  Quelle con cannoni di calibro superiore 
  furono chiamate superdreadnoughts. 
  Tutte le corazzate non monocalibro 
  esistenti vennero chiamate pre-
  dreadnoughts.