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Questo è il sito personale ma non troppo... di  Daniele Ranocchia 
Cronologia generale
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Viene varata a Wilhelmshaven la corazzata tedesca Tirpitz. Gemella  della Bismark, ha un dislocamento di 56.000 tonnellate, 8 pezzi da 380 mm, una velocità prossima ai 31 nodi ed una autonomia di 9.000 miglia a 19 nodi. Gli elevati standard progettuali e le innovative soluzioni costruttive ne facevano una delle unità più potenti del mondo. L'ammiraglio della flotta britannica Sir A. Dudley P. R. Pound assume la  carica di Primo Lord del Mare, capo di stato maggiore navale. Viene data notizia della firma del patto di non aggressione russo-tedesco. Tra il 24 ed il 26 agosto la Marina britannica requisisce 57 navi mercantili, prevalentemente piroscafi passeggeri, da impiegare come incrociatori ausiliari da adibire alla scorta convogli ed al controllo del traffico mercantile nemico e neutrale, nel caso in cui questo avesse trasportato prodotti di contrabbando. Dopo i lavori di trasformazione tali unità risultavano armate generalmente con 8 vecchi cannoni da 152 mm e due da 76 mm. Il capitano di vascello Dönitz, comandante dei sommergibili tedeschi, invia al grandammiraglio Raeder, comandante in capo della Kriegsmarine, e all'ammiraglio Boehm, comandante della flotta, il documento “Osservazioni sulla costituzione della flotta sottomarina”. In esso Dönitz mette in evidenza la necessità di avere almeno 100 sommergibili dei tipi VII B e IX costantemente operativi; il che significa non meno di 300 sommergibili disponibili. La proporzione tra i tipi VII B o C ed il tipo IX dovrebbe essere, secondo le idee correnti, di 3 a 1 rispettivamente. Le truppe germaniche invadono la Polonia. Inizia la II Guerra Mondiale. L'Italia annuncia la sua neutralità. Gran Bretagna, Francia, Australia e Nuova Zelanda dichiarano guerra alla Germania. L'alto comando tedesco ordina, alle ore 13.30, di aprire immediatamente le ostilità contro la Gran Bretagna. A Londra la notizia che la guerra è stata dichiarata si diffonde alle ore 17.00. Le unità tedesche in mare captano il messaggio radio "TOTAL GERMANY". E' l'inizio della guerra sul mare, anche se con alcune restrizioni, che cadranno totalmente nel giro di poche settimane. La Marina degli Stati Uniti costituisce la Neutrality Patrol for Atlantic Ocean, al comando del contrammiraglio A. W. Johnson, con il compito di monitorare e registrare ogni attività aerea, di superficie e subacquea in prossimità delle coste atlantiche degli Stati Uniti da parte dei belligeranti. Gli alleati annunciano il blocco a lungo raggio del traffico navale germanico. Il Canada dichiara guerra alla Germania. La Germania annuncia il blocco dei traffici alleati. L'Ammiragliato britannico annuncia l'adozione del sistema dei convogli per il proprio traffico mercantile. Salpa da Halifax il primo convoglio diretto in Gran Bretagna. La conferenza dei ministri degli esteri delle Repubbliche Americane, riunitasi a Panama City, stabilisce che una zona di neutralità estendentesi per 300 miglia sarà pattugliata dalla Marina degli Stati Uniti. La Germania notifica agli Stati Uniti che le navi mercantili dovranno sottoporsi a visita e perquisizione. L'incrociatore protetto tedesco Deutschland cattura, perché considerato  contrabbandiere, il mercantile statunitense City of Flint, partito da New York e diretto in Gran Bretagna. Con un apposito atto il Presidente degli Stati Uniti dichiara zona di guerra le acque circostanti le isole britanniche. Con la direttiva n. 9 Hitler individua nella Gran Bretagna la potenza da abbattere ed il mezzo più efficace per farlo: provocare la paralisi della sua economia. Si combatte la Battaglia del Rio de la Plata tra le unità britanniche del  commodoro Harwood e la corazzata tascabile tedesca Admiral Graf Spee. La corazzata tascabile Admiral Graf Spee viene autoaffondata nelle acque antistanti Montevideo, Uruguay. La nave passeggeri di linea tedesca Columbus viene autoaffondata  circa 450 miglia ad est di Cape May, New York, a seguito dell'intercettamento da parte di un cacciatorpediniere britannico. Il Bilancio dei Primi Quattro Mesi di Guerra. La U.S. Navy istituisce il 10° Distretto Navale con base a San Juan, P.R. Charles Edison assume la carica di Secretary of the Navy. Ha ricoperto  come facente funzione lo stesso incarico dalla morte di Claude A. Swanson, avvenuta il 7 luglio 1939. L'ammiraglio J. O. Richardson assume la carica di Capo di Stato Maggiore della U.S. Navy in sostituzione dell'ammiraglio C. C. Bloch. La Gran Bretagna e la Francia annunciano che tutte le navi tedesche incontrate nella zona di sicurezza pan-americana verranno attaccate. Termina la Guerra Russo - Finlandese. La Germania invade la Danimarca e la Norvegia. Il Presidente degli Stati Uniti, in virtù del Neutrality Act del 1939, estende la zona marittima pericolosa all'area scandinava. A seguito delle dimissioni di Chamberlain diviene primo ministro Winston Churchill. La Germania invade l'Olanda, il Belgio ed il Lussemburgo. L'Olanda ed il Belgio dichiarano guerra alla Germania. Le forze armate tedesche, che hanno invaso la Francia a partire dal 10 maggio, raggiungono Brest il 16, Lorient il 21 e La Rochelle il 22. Tutte le coste atlantiche francesi sono nelle loro mani. L'Italia dichiara guerra alla Gran Bretagna ed alla Francia. Più di un terzo della flotta mercantile nazionale rimane bloccato nei porti di paesi neutrali. Unità in Servizio nella Regia Marina al 10 Giugno 1940 Nella notte tre velivoli britannici decollati da Malta attaccano la base di Augusta. Uno di questi, scambiando Torre Avalos per un bastimento, lancia un siluro contro di essa. L'ordigno finisce in secca senza provocare danni alla torre. L'Ammiraglio di Squadra Angelo Iachino viene nominato comandante in capo della Squadra Navale Riunita della Regia Marina italiana. Stabilisce la sua insegna sul Vittorio Veneto  e, successivamente, anche sul Littorio. Terrà il comando fino al 5 aprile 1943 quando, sbarcando, viene promosso ammiraglio d'armata. Ha 53 anni. Si tiene a Berlino una riunione tra gli ammiragli Raeder e Dönitz ed il generale Jodl all'Alto Comando delle forze armate tedesche. Dönitz, facendo seguito ai numerosi memorandum inviati, reclami e richieste avanzate in precedenza afferma con forza la necessità di disporre della ricognizione aerea, al fine di dirigere i sommergibili verso i convogli nemici. Jodl, convinto delle tesi di Dönitz, ottiene da Hitler l'autorizzazione a porre al diretto comando di Dönitz i velivoli della 1a squadra del KG-40. Fino a quel momento le forze aeree dell'aviazione di marina erano alle dirette dipendenze della Luftwaffe di Göring il quale, a suo tempo, aveva affermato: "tutto ciò che vola è mio!" Si trattava di un primo passo verso quell'unità di comando a lungo richiesta dalla marina tedesca. Sotto la spinta di Göring, che non ha digerito il colpo di mano di Dönitz, Hitler emette un'ordinanza che riorganizza la ricognizione marittima. Alla Kriegsmarine compete la ricognizione sul Mare del Nord tra Rotterdam e la Norvegia, gli stretti di Danimarca ed il Mar Baltico. L'Atlantico, principale teatro operativo dei sommergibili tedeschi, tornava al Fliegerführer Atlantik. Il braccio di ferro con Göring era perso. Alle ore 05.00 circa viene autoaffondato a 15  miglia a nord dell'isola Awali Hutub, in Mar Rosso fuori Massaua, il cacciatorpediniere Leone Pancaldo di 2.203 tonnellate. L'unità era salpata da Massaua il 31 marzo insieme ai cacciatorpediniere Pantera e Tigre per compiere una incursione contro Suez. Durante la navigazione urtava uno scoglio non segnalato sulle carte. L'urto provocava una falla nell'opera viva ed un incendio che l'equipaggio non riusciva a domare. I cacciatorpediniere Nazario Sauro, Daniele Manin e Cesare Battisti  affondano nel Mar Rosso dopo avere lasciato Massaua, in procinto di cadere, per effettuare una incursione contro Port Sudan. Il Nazario Sauro, di 1.580 tonnellate, viene colpito in pieno da una salva di bombe sganciate da aerei ed affonda in 30 secondi in posizione 20°N - 30°E alle ore 09.00 circa. Il Daniele Manin, di 1.580 tonnellate, viene immobilizzato dalle bombe sganciate da aerei e si capovolge in posizione 20°20'N - 30°10'E alle ore 12.00 circa. Il Cesare Battisti, di 1.580 tonnellate, è costretto da una sopravvenuta avaria a raggiungere la costa araba per autoaffondarsi. Lo fa a Scio Aiba, sulle coste yemenita. Alle ore 14.00 circa viene affondato su un fondale di 50 metri. I cacciatorpediniere Pantera e Tigre, entrambi di 2.203 tonnellate, si  autoaffondano nella notte tra il 3 e 4 aprile a Someina, sulla costa yemenita, dopo il fallito tentativo di incursione contro Port Sudan mentre sono sotto attacco di unità inglesi. Erano usciti da Massaua alle ore 14.00 del 2 aprile insieme ai cacciatorpediniere Nazario Sauro, Daniele Manin e Cesare Battisti. La Regia torpediniera Lupo, al comando del capitano di fregata Francesco Mimbelli, mentre aveva a bordo il comando germanico della  spedizione diretta a Creta, nello scortare una eterogenea flotta di motovelieri con a bordo truppe germaniche, si imbatte nella divisione navale britannica costituita dalle unità Ajax, Orion, Hereward, Hasty, Janus e Kimberley. Nella confusa azione che ne seguì il Lupo riportò lievi danni mentre le unità britanniche subirono alcuni danni dal fuoco amico. Mentre scorta un convoglio diretto da Brindisi a Patrasso il cacciatorpediniere Carlo Mirabello, di 1.975 tonnellate, avvista alle ore 06.00 in direzione di Capo Dukato (isola Santa Maura) uno scoppio. Nel portarsi verso il punto urta contro una mina nemica e subisce l'asportazione della prua. Nonostante gli sforzi dell'equipaggio, andato in deriva, affonda alle ore 11.45 a circa 2 miglia a sud del faro di Capo Dukato. Viene varata negli Stati Uniti la SS Patrick Henry, prima unità della  classe “Liberty” che sarà costituita da circa 2.700 navi. Poiché nello stesso giorno vengono varate in diversi cantieri altre tredici unità della stessa classe, il contrammiraglio Emory Scott Land, presidente della U.S. Maritime Commission che ha promosso il programma di costruzioni, designa il giorno del varo come “Liberty Fleet Day”. Il cacciatorpediniere Fulmine, di 1.920 tonnellate, viene colto di sorpresa dalle salve di una formazione nemica alle 01.00 mentre si trova al centro dello Ionio dopo essere partito da Messina diretto in Libia con altri cinque cacciatorpediniere per la scorta ad un convoglio di sette piroscafi. Immobilizzato subito dai colpi ricevuti, dopo avere risposto al fuoco, affonda alle 01.15 in latitudine 37°00'N e longitudine 18°10'E. Il cacciatorpediniere Libeccio, di 2.235 tonnellate, viene silurato dal sommergibile britannico Upholder mentre è intento al recupero dei naufraghi del Fulmine e di alcuni piroscafi. Il siluro provoca l'asportazione della poppa e, nonostante i tentativi di rimorchio da parte del cacciatorpediniere Euro, il Libeccio affonda capovolgendosi alle 11.18 nel punto approssimato 36°50'N - 18°10'E. La motocisterna Iridio Mantovani, scortata dal cacciatorpediniere Da Mosto, di 2.605 tonnellate, mentre è in viaggio da Trapani a Tripoli, viene  colpita ed immobilizzata alle ore 13.10 da una bomba nel corso di un attacco aereo. Il Da Mosto prende a rimorchio la Iridio Mantovani ma, a seguito di un nuovo attacco aereo e nuovamente colpita, inizia ad affondare. Il Da Mosto, mentre provvede al taglio del cavo ed al recupero dell'equipaggio, avvista alle 18.00 dei fumi all'orizzonte, ritenuti appartenere alle motovedette italiane che dovevano raggiungere il convoglio. Dopo essersi avvicinato per il riconoscimento, il Da Mosto si accorge che i fumi appartengono a due incrociatori ed un cacciatorpediniere britannici. Dopo una breve azione di fuoco ed avere lanciato alcuni siluri il Da Mosto viene colpito a poppa nella santabarbara, affondando rapidamente alle ore 18.15 pel punto 33°53'N - 12°28'E (75 miglia circa a NNW di Tripoli). La corazzata tedesca Tirpitz salpa da Wilhelmshaven diretta a Trondheim, in Norvegia. Dopo sei giorni di navigazione si ancora ben all'interno del fiordo. Il sito è stato individuato perché baricentrico tra lo Skagerrak e Narvik, difficilmente attaccabile dal mare e dal cielo, essendo circondato da alte pareti rocciose a strapiombo. La presenza della Tirpitz in Norvegia ottiene lo scopo di impegnare notevoli risorse della Home Fleet britannica e di minacciare la rotta seguita dai convogli tra Halifax, in Canada, e Murmansk, nel Mare di Barents. La Thailandia, dopo la stipula di una alleanza militare con il Giappone, dichiara guerra a Stati Uniti e Gran Bretagna. La Direzione Nazionale dell'Antartide argentina, costituita con il compito di coordinare in campo civile le iniziative scientifiche argentine, costituisce la base dell'isola Deception. Il 20 febbraio successivo viene costituita la base Melchior, nell'omonimo arcipelago nel versante occidentale della penisola antartica. La Piazza marittima di Singapore, controllata dai britannici, si arrende  alle forze giapponesi per effetto dell'attacco terrestre. La corazzata tascabile tedesca Admiral Scheer arriva a Trondheim portando a compimento l'operazione "Rheinumburg". Il giorno seguente è raggiunta dall'incrociatore pesante Prinz Eugen, colpito da un siluro nel corso della stessa operazione. La concentrazione delle grandi unità navali tedesche in Norvegia rientra tra le iniziative prese dall'ammiraglio Reader per continuare la lotta al traffico nemico. La corazzata Tirpitz esce dalle acque del fiordo in cui si trova per intercettare il convoglio britannico PQ12, costituito da circa 15 mercantili.  Mentre l'unità è accompagnata dai caccia Z7, Z15, e Z25, il convoglio è scortato dalla corazzata King George V, dalla portaerei Victorious ed altre unità minori. Le condizioni meteomarine, insieme alla mancanza di un radar a grande portata, impediscono alle unità tedesche di intercettare il convoglio. Per contro le unità inglesi non individuano la presenza della forza navale nemica quando questa si trova a sole 80 miglia da esse. Soltanto nel pomeriggio del giorno 8 marzo vengono acquisite dagli inglesi le informazioni necessarie a pianificare la caccia. La mattina del giorno successivo vengono fatti decollare dalla Victorious 12 Albacore dello Squadron 817. Questi avvistano la formazione avversaria e lanciano i loro siluri contro la Tirpitz, evitati da questa grazie alle manovre evasive messe in atto dal comandante Karl Topp. Vistosi scoperti e senza protezione aerea la formazione tedesca punta su Narvik. Si ancora nel Vestfjord nel pomeriggio del 9 marzo. Il bilancio della missione è deludente. A fronte di un grande consumo di prezioso combustibile corrisponde l'affondamento, ad opera del cacciatorpediniere Z7, di un mercantile isolato. Un gruppo di navi portaerei e di incrociatori statunitensi attacca i porti di Salamauna e di Lae nella nuova Guinea, dove erano sbarcate forze giapponesi. Viene varato in Gran Bretagna il prototipo X-3 del mezzo d'assalto  subacqueo designato in origine come “X-Craft”. Si tratta di un piccolo sommergibile di 27-30 tonnellate, lungo circa 15 metri e con un diametro di 1,6 metri. Capace di raggiungere i 6 nodi in immersione è dotato di due cariche da 2 tonnellate ciascuna poste ai lati in appositi contenitori sagomati. Al centro il battello dispone di un compartimento allagabile che consente ad un operatore di fuoriuscire dal mezzo per tagliare con cesoie pneumatiche eventuali ostruzioni poste a difesa del bersaglio. L'equipaggio è costituito complessivamente da quattro uomini. Il prototipo è stato pensato per l'addestramento dei volontari e le verifiche di funzionalità del battello stesso. Le esperienze fatte subito dopo il varo mettono in evidenza la necessità di apportare alcune migliorie. Agli inizi del 1943 saranno consegnati i tre esemplari X-5, X-6 e X-7. Nell'estate dello stesso anno saranno consegnati i tre battelli X-8, X-9 e X-10. Dopo avere partecipato, il giorno precedente, alla seconda battaglia della Sirte, il cacciatorpediniere Lanciere, di 2.460 tonnellate, sulla rotta di ritorno subisce gravi avarie alle macchine a causa della violenta burrasca che imperversa nel canale di Malta, al punto che deve mettersi alla cappa. Dopo faticosi ma inutili sforzi per riparare le avarie viene sommerso dalle onde alle ore 10.07 nel punto 35°35'N - 17°15'E (a circa 120 miglia a levante di Malta). Alle ore 05.45 il cacciatorpediniere Scirocco, di 2235 tonnellate, dopo  essere rimasto isolato, affonda per le avarie subite a causa della violenta burrasca in posizione 35°50'N - 17°35'E. Lo Scirocco era uscito da Taranto insieme al cacciatorpediniere Geniere per raggiungere il gruppo <Littorio> nel golfo della Sirte. Non facendo in tempo a partecipare al combattimento alle ore 18.40 del 22 marzo ricevette l'ordine di invertire la rotta e rientrare alla base. La linea del controllo operativo (Chop Line) nell'oceano Atlantico viene spostata in coincidenza del meridiano 47° Ovest. Stati Uniti e Gran Bretagna continuano ad esercitare, attraverso i rispettivi Centri Operativi, il controllo di tutti i movimenti, sia di convogli che di navi isolate, rispettivamente ad Ovest e ad Est della linea. Ciascuna unità o convoglio, nell'attraversare la Chop Line, passa da un centro operativo all'altro. Muore, mentre è a bordo di una motovedetta, colpito da un proiettile di  mitragliatrice sparato da uno Spitfire, il comandante italiano Salvatore Todaro. L'ammiraglio Dönitz subentra a Raeder quale Comandante in Capo della Marina da guerra tedesca. L'equipaggio affonda a Flensburg il sommergibile U30.
la seconda guerra mondiale la seconda guerra mondiale La corazzata tedesca Tirpitz Ammiraglio Sir Dudley P.R. Pound, Primo Lord del Mare Il capitano di vascello Karl Dönitz Il mercantile statunitense City of Flint La corazzata Admiral Graf Spee nel 1936 Charles Edison, 46° Segretario della U.S. Navy Arthur Neville Chamberlain e Winston Churchill L'Ammiraglio di Squadra Angelo Iachino (da Storia Militare, AES - Albertelli Edizioni Speciali, No.1, 1993) Nave da battaglia Vittorio Veneto Erman Göring Profilo del cacciatorpediniere Leone Pancaldo, precedentemente classificato come esploratore leggero Il cacciatorpediniere Cesare Battisti Il cacciatorpediniere Tigre La torpediniera Lupo (Foto AMPA) La SS Patrick Henry (EC2-S-C1) al momento del varo Il cacciatorpediniere Fulmine Vista del ponte della motocisterna Iridio Mantovani (Carta da http://www.inilossum.com/) La corazzata HMS King George V in entrata nel porto di Apra, Guam, nel 1945 Il prototipo X-3 alle prove in mare Il cacciatorpediniere Scirocco Il Capitano di Corvetta Salvatore Todaro (Foto di Elio Andň)