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  Questo è il sito personale ma non troppo... di 
  Daniele Ranocchia 
 
 
  
 
 
  
 
 
  
 
 
  
 
 
  Cronologia generale
 
 
 
  La petroliera Torrey Canyon si incaglia, per errore umano, nelle isole 
  Scilly sugli scogli di Bishop Rock. Le 120.000 tonnellate di greggio 
  contenute nelle sue cisterne si riversano in mare parte dalle falle apertesi 
  e parte per effetto di un bombardamento aereo suggerito 
  dall'insesperienza. E' infatti il primo disastro ambientale della storia 
  moderna. Altri ne seguiranno nella stessa zona di mare.
  Le forze navali israeliane danneggiano un sommergibile egiziano 30 
  miglia a nord di Haifa. Nello stesso giorno, alle 23.00, al largo di El Harish, forze navali israeliane 
  intercettano alcune motomissilistiche egiziane classe “Osa” e le respingono in direzione di Port 
  Said.
  Un gruppo di incursori israeliani si imbarca sul caccia Yaffo che salpa da 
  Haifa per attaccare Port Said scortato da due motosiluranti. L'attacco 
  fallisce per l'assenza di unità militari nel porto però, tra le 01.00 e le 02.00 
  le unità israeliane incrociano due motomissilistiche egiziane classe 
  “Komar”. Nello scontro che segue una di queste viene affondata mentre 
  l'altra danneggiata. E' il primo giorno della “Guerra dei 6 giorni”.
  La nave  americana per rilevamenti di emissioni elettroniche e radio Liberty (AGTR5) viene 
  attaccata da alcune motosiluranti israeliane circa 15 miglia a nord di El Harish. L'attacco viene 
  interrotto non appena riconosciuta la nazionalità della nave ma l'episodio rimane ancora da chiarire.
  Ad oltre quattro mesi di distanza dal termine della "Guerra dei 6 giorni" viene affondato al largo di 
  Port Said il caccia israeliano Eilat. L'affondamento è opera di due motomissilistiche egiziane classe 
  “Komar” armate di missili superficie - superficie SS-N-2-Styx di costruzione sovietica. E' la prima 
  volta che una unità di grandi dimensioni viene affondata da unità più piccole con quel tipo di arma. 
  L'Eilat è colpito da un primo missile alle 17.30 quando si trova in missione di ricognizione a circa 18 
  miglia da Port Said. Il colpo al centro mette fuori uso l'apparato motore e provoca un violento 
  incendio. L'unità getta l'ancora e l'equipaggio, dopo notevoli sforzi, riesce a circoscriverlo e a ridurlo 
  quando, alle 19.30, un secondo Styx colpisce la zona poppiera. L'Eilat affonda rapidamente; il 
  bilancio è di 24 morti, 80 dispersi e 148 superstiti.