Copyright © 2000-2014 Daniele Ranocchia, all rights reserved
Questo è il sito personale ma non troppo... di
Daniele Ranocchia
Cronologia generale
Il sottomarino lanciamissili da crociera russo Kursk affonda nel Mare di Barents al largo della
penisola di Kola, con la perdita di tutto l'equipaggio. Sono sconosciute le cause del disastro, anche
se nella zona sono state rilevate due forti esplosioni.
Il cacciatorpediniere statunitense Cole, facente parte del gruppo di combattimento della portaerei
Washington, viene attaccato da un gommone carico di esplosivo mentre è ormeggiato nel porto di
Aden nello Yemen. L'esplosione provoca un grande squarcio sulla fiancata e la perdita di sei
membri dell'equipaggio; nonché undici dispersi e numerosi feriti. L'attentato, si sospetta, è stato
eseguito nell'ambito delle azioni contro gli USA promosse dal miliardario Osama Ben Laden.
Nel corso delle operazioni di recupero dei corpi dell'equipaggio del sottomarino russo Kursk i
subacquei russi, unici ad entrare nel relitto per motivi di segretezza, rinvengono sul corpo di un
ufficiale un biglietto indirizzato alla moglie nel quale si dice che 23 persone sono sopravvissute
all'evento che ha portato alla perdita dell'unità.
Sulla portaerei a propulsione nucleare francese Charles de Gaulle
(R91), nella notte tra il 9 e 10, mentre si trova in navigazione a circa 20
miglia a SO dell'isola di Montserrat, vengono registrate vibrazioni anomale
che inducono ad una immediata ispezione delle linee d'assi e dei
propulsori. I sommozzatori rilevano che una delle pale dell'elica di sinistra
risulta spezzata per circa un terzo della superficie. L'unità interrompe la
missione e rientra il 22 successivo a Tolone.