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il periodo del remo il periodo del remo
dalle Origini della Storia al Secolo XVI Nel periodo più remoto l'economia dei popoli era basata sui prodotti del proprio territorio e per questo gli scambi commerciali erano  pressoché limitati ai popoli limitrofi, prevalentemente per via terrestre. Un vero e proprio traffico mercantile marittimo si instaurò quando le  società divennero più evolute e furono richiesti da queste beni di ogni genere, principalmente voluttuari all'inizio. Con l'affermarsi della potenza di Roma, accompagnata da una enorme crescita della popolazione, diventò imperativo l'importare grandi  quantità di grano. La crescita della città e l'estendersi dei suoi domini a tutto il bacino del Mediterraneo comportarono una forte crescita del  traffico militare per mare. In effetti, essendo il trasporto per mare molto più agevole di quello terrestre, gli eserciti, anche quelli delle altre potenze del tempo, avevano iniziato sin dai primordi a trasferirsi da un luogo all'altro attraverso le vie d'acqua. Ancora non siamo giunti alla battaglia navale tra flotte  contrapposte; la nave ed il mare sono i mezzi utilizzati a sostegno delle operazioni terrestri. Il possesso delle tecnologie di costruzione delle  navi e la conoscenza delle tecniche di navigazione determinò comunque, in quei tempi, le sorti dei popoli più potenti.
Cronologia generale
1270 A.C.
Evidenze archeologiche e storiche danno certezza che i Greci sono in grado di costruire delle navi. E' per questo che sono ritenuti i più vecchi marinai della storia dopo i Fenici.
Siliace di Caranda è autore della "Circumnavigazione del mare dei paesi abitati dell'Europa, dell'Asia e della Libia".
VI° sec. A.C.
Una tempesta disperde la flotta persiana di Serse nei pressi del monte Athos mentre è impegnata nel supporto logistico dell'esercito che si muove a piedi lungo le coste dell'Ellesponto nell'intento di conquistare la Grecia.
492 A.C.
Nasce la Marina ateniese. A seguito della scoperta di minerale argentifero nel distretto di Laurion, l'attuale Ergastira, vengono attivate le miniere di Maronea. I proventi dell'estrazione dell'argento vengono indirizzati, su proposta di Temistocle, alla costruzione di nuove unità navali. Viene così ordinata l'impostazione di cento triere.
483 - 482 A.C.
Serse tenta di nuovo la conquista della Grecia. Forte di un esercito di 150.000- 180.000 uomini attraversa il Bosforo su due ponti di barche ed avanza lungo il litorale macedone. L'esercito è accompagnato da una flotta che, secondo Erodoto, è costituita inizialmente da 1.207 triere armate da oltre 200.000 uomini. Questa si scontrerà con le forze navali riunite della lega panellenica prima in agosto nella Battaglia di Capo Artemisio ed il 23 settembre  nella Battaglia di Salamina.
480 A.C. Teatro della Battaglia di Salamina (da Wikipedia)
Marino di Tiro disegna i profili delle coste dei paesi mediterranei.
II° sec. D.C.
Secondo un saga scandinava scritta tra il XII e XIII secolo, ma basata su tradizioni orali molto più antiche, all'incirca in quest'anno un colonizzatore vikingo partito dalla Groenlandia, Bjarni Herjolfsson, scopre un nuovo continente navigando ad ovest della Groenlandia lungo le attuali coste canadesi senza  peraltro approdare. Circa 15 anni dopo, Leif Eriksson (figlio di Erik il Rosso) esplora il nuovo continente. Nei dieci anni seguenti vengono effettuati dai vikinghi di Groenlandia numerosi viaggi verso la nuova terra, a cui danno il nome di "Terra del Vino", a causa della notevole quantità di viti ivi presenti.
985
Pentecontera Imbarcazione utilizzata nell'antichità, sopratutto in Fenicia e nell'antica Grecia. Nella storia della navigazione rappresenta la prima imbarcazione in grado di compiere lunghe navigazioni. La propulsione era assicurata in origine da cinquanta rematori disposti 25 per lato in un unico ordine. Da qui il nome dell'imbarcazione. La propulsione a remi era integrata da una vela quadra, particolarmente adatta ai regimi portanti di poppa e di tre quarti al mascone. Il governo era assicurato da due timoni disposti ai due lati della poppa. Le dimensioni erano poco più grandi di un remo ed erano governabili indipendentemente; ciò assicurava all'unità una buona manovrabilità in acque ristrette. Data la sua notevole capacità di carico il tipo di imbarcazione fu utilizzato non solo come unità militare ma anche come nave da trasporto. Costituì infatti l'ossatura portante della colonizzazione greca e fenicia nel Mediterraneo. Erodoto ci dice che i Focesi furono i primi a compiere lunghi tragitti con tali tipi di navi, aprendo rotte commerciali fin sull'Oceano Atlantico. Il declino di tale tipo di unità avvenne con l'avvento delle navi a più ordini di remi. Già nella Battaglia di Salamina le pentecontere ebbero un ruolo del tutto marginale. Recentemente è stata realizzata una riproduzione in vera grandezza di una pentecontera a cui è stato assegnato il nome di Kybele. L'origine di tale progetto e la sua evoluzione è consultabile all'indirizzo http://www.foca-marsilya.info/english.htm
Vengono stampate le così dette "Tavole Alfonsine". servono a determinare la latitudine dall'osservazione dell'altezza del sole. Le Tavole sono fatte calcolare da Alfonso di Castiglia.
1252
I due fratelli Ugolino e Vadino Vivaldi, genovesi, salpano da Genova con le galee L'Allegranza e la Sant'Antonio, aventi a bordo 300 marinai e due frati francescani. Dopo avere passato lo stretto di Gibilterra ed avere iniziato la discesa lungo le coste dell'Africa, della spedizione si perdono le tracce a sud di capo Juby, ai confini meridionali del Marocco. Nessuno fece mai più ritorno.
1291
I Veneziani si servono per la prima volta di artiglierie a bordo delle loro navi combattendo i genovesi nelle acque della Sardegna.
1349 Immagine pittorica di una imbarcazione vikinga
Viene firmato a Castiglia il Trattato di Tordesillas, che prevede la suddivisione del mondo al di fuori dell'Europa tra l'impero spagnolo e l'impero portoghese lungo un immaginario meridiano passante 370 leghe (1770 km) a ovest delle isole Azzorre e di Capo Verde, corrispondente approssimativamente a 46°37' O. Il trattato stabiliva che tutte le rotte e le scoperte ad ovest di tale meridiano sarebbero appartenute alla Spagna, quelle ad est al Portogallo. Il trattato venne ratificato dalla Spagna il 2 luglio e dal Portogallo il 5 settembre dello stesso anno. Il trattato serviva a risolvere la disputa creatasi a seguito del ritorno di Cristoforo Colombo, che stravolgeva quanto fino a quel momento era stato definito con due Bolle papali. La prima, Aeterni regis, del 1481, stabiliva che tutte le terre a sud delle Isole Canarie erano di pertinenza del Portogallo. La seconda, Inter caetera, emessa nel 1493 da Papa Alessandro VI, spagnolo di nascita, stabiliva che tutte le terre ad ovest di un meridiano a 100 leghe dalle Isole di Capo Verde dovevano appartenere alla Spagna.; tutto quello che sarebbe stato scoperto ad est di tale meridiano sarebbe appartenuto al Portogallo. Sostenendo che il meridiano si sarebbe esteso a tutto il globo ed il dettato della bolla avrebbe limitato il controllo spagnolo in Asia, il re del Portogallo Giovanni II aprì pertanto dei negoziati con il re Ferdinando II d'Aragona e la regina Isabella I di Castiglia, al fine di spostare più ad ovest il meridiano. Il Trattato di Tordesillas andava contro la Bolla di Papa Alessandro VI ma venne sancito nel 1506 da una nuova Bolla di Giulio II. Le nazioni attive sul mare come la Francia, l'Inghilterra ed i Paesi Bassi si trovarono esplicitamente esclusi dall'accesso alle nuove terre.
1494, 7 Giugno Una pagina del Trattato conservato alla Biblioteca Nazionale di Lisbona
Il navigatore portoghese Vasco da Gama raggiunge Calicut, nome portoghese della città di Kozhikode, nel Malabar, sulla costa sud- occidentale dell'India, dopo avere percorso la rotta orientale ed avere doppiato il Capo di Buona Speranza, all'epoca chiamato Capo Tormentoso. E' la prima volta che una nave europea approda nel subcontinente indiano.
1498, 20 Maggio Vasco da Gama
Triera ateniese Galea di una certa importanza derivata da quelle dell'isola di Samo e descritta da Plutarco con dovizia di particolari. Era una grossa biremi insolitamente larga, con prua "a testa di cinghiale" lunga oltre 39 metri e avente immersione di circa un metro. L'evoluzione successiva porterà alla soluzione triremi ed a forme tali da assicurare la massima efficacia al rostro. Questo poneva seri limiti alla navigazione con mare grosso. Nella ricostruzione di Rossi e Giacomazzo la propulsione era assicurata da vogatori scalati in modo che sui due ordini superiori si potessero vogare remi di uguale lunghezza, 9 cubiti dorici, pari a circa 4,3 metri (il cubito dorico corrisponde a 19 pollici inglesi; 1 pollice inglese = 0,0254 metri). In questa configurazione i vogatori nell'ordine più basso, probabilmente i meno robusti, remavano con remi più corti, forse da 7,5 cubiti, pari a 3,6 metri. L'imbarcazione, avente l'immersione di circa un metro e la larghezza di 5 metri o più, si innalzava al ponte fino a circa 2,2 metri. Un frangiflutti prodiero  proteggeva il ponte dagli imbarchi d'acqua. L'equipaggio dell'unità consisteva in cinque ufficiali, tra cui un trierarca ed un pilota. Seguivano 174 rematori alla manovra dei tre ordini di remi e, all'occorrenza, pronti a coadiuvare i pochi marinai addetti alle manovre. I combattenti erano in numero di 18: 4 arcieri cretesi, 14 opliti. In totale l'equipaggio era composto da circa 200 effettivi.
Una squadra navale veneziana viene attaccata dalla flotta musulmana al comando del rinnegato greco Kheir-al-Din, detto il "Barbarossa". Andrea Doria (1466 - 1560), comandante delle forze navali cristiane collegate, sebbene presente con una sua squadra in prossimità dello scontro, nel golfo di Arta, nelle acque antistanti la base turca di Prèvesa, si attarda in inutili manovre da parata ed abbandona i veneziani alla loro sorte.
1538, 27 Settembre L'ammiraglio genovese Andrea Doria (Oneglia 30/11/1466 - Genova 25/11/1560)
Un centinaio di galere turche entrano nella rada di Augusta per rifornirsi di acqua dai fiumi che sboccano sulla riva a ponente. A seguito di un attacco da terra, i turchi si rivoltano contro l'abitato, bombardano il castello fino a farlo capitolare, poi sbarcano e lo danno alle fiamme.
1551, 17 Luglio
La flotta cristiana, al comando di Giannandrea Doria (1540 - 1606), si ritira di fronte alla flotta musulmana di Piale Pascià, accorsa per liberare l'isola di Gerba. Nel ritiro le forze cristiane perdono 28 galere.
1560, 11 Maggio
Viene emanato da Pio V il "breve" pontificio che nomina, ad appena 35 anni, Marcantonio Colonna, duca di Paliano, Prefetto e Capitano Generale dell'Armata pontificia contro i turchi e, quindi, a seguito delle capitolazioni della Lega Santa sottoscritte dagli alleati, Luogotenente Generale delle forze navali cristiane collegate.
1570, 11 Giugno Pio V - Antonio Michele Ghislieri (Bosco (AL) 17/01/1504 - Roma 1/05/1572)
Dopo una sfibrante trattativa iniziata il 2 luglio 1570 si proclama tra il Regno di Spagna, lo Stato Pontificio e la Repubblica Veneta la Santa Lega, con lo scopo di tutelare gli interessi dell'intera cristianità dall'espansionismo turco. Espansionismo manifestatosi nei primi mesi del 1570 con l'arresto del commercio veneziano nel Levante e l'attacco alle stazioni marittime della Serenissima nell'Egeo e nell'Adriatico. Alla Santa Lega si associano successivamente l'Ordine di Malta, i duchi di Savoia, Parma e Urbino e la Repubblica di Genova.
1571, 20 Maggio
Muore Enrico VIII, che con la sua azione di governo ha promosso la creazione di quella che sarà, nei secoli futuri, la Royal Navy. Alla sua morte le forze di mare consistono di 53 vascelli. L'arsenale di Portsmouth è stato costruito e quello di Greenwich è in corso di completamento. La marina ha assunto un ruolo permanente istituzionale con la costituzione di un Navy Board preposto alla amministrazione delle navi e degli arsenali. L'opera di Enrico VIII si è indirizzata inoltre a favore delle costruzioni navali. Sotto la sua guida sono sviluppati nuovi tipi di navi da guerra; significativa è la realizzazione del Great Harry, dotato di armamento posizionato a centro nave.
1547
Galea (o Galera) La galea, unità principale per tutto il periodo del remo, aveva come misure standard 50 - 55 metri di lunghezza, sette di larghezza e due di immersione. La propulsione era assicurata da un solo ordine di remi con 25 - 30 banchi per ciascun lato. Ad ogni remo attendevano tre o più uomini, in genere schiavi, forzati ed anche uomini liberi. Era dotata inoltre di due o tre alberi con vela triangolare latina. L'armamento era costituito normalmente da 5 pezzi "grossi", di cui uno, il "corsiero", da cinquanta, sistemati sotto le "rembate", impalcature che costituivano il castello di prua e l'estremità prodiera della "corsia", la passerella che correva tra le due file di remi nel mezzo della galea, e sui fianchi. Erano presenti anche da 2 a 4 mezzicannoni oltre a vari petrieri e spingarde. Il petriere era una specie di cannone adattato per il lancio di proietti di pietra. La spingarda era un cannoncino adatto al lancio di palle di ferro da due o tre libbre. Sulla galea potevano essere imbarcate fino a 500 persone tra marinai, rematori, soldati e artiglieri.
Enrico VIII
Presso l'Arsenale di Venezia viene istituita la carica di Masser, avente il compito del controllo amministrativo e contabile, attraverso le annotazioni sul "Quaderno Grando", e della verbalizzazione di tutti gli ordini dei Patroni e Provveditori. A Masser viene affidato anche il compito della sorveglianza dei cannoni, munizioni e armature. Il periodo corrisponde a quello di massima attività dell'arsenale. L'amministrazione dello stabilimento, divenendo sempre più complessa, tende a burocratizzarsi.
1571, 28 Febbraio
Galeazza Nave a remi simile alla galea (o galera) avente grandi dimensioni. Nello scafo lungo circa settanta metri e largo più del doppio di una galea ordinaria, alloggiava sotto coperta tutto il palamento di trentadue banchi. Era dotata di tre alberi a vela latina e due castelli con batterie disposti su tre ordini. I cannoni erano normalmente 36 "grossi" e 64 petrieri. Gli uomini imbarcati tra marinai, soldati e rematori erano circa 1200. Una nave così grossa e poco manovriera veniva impiegata in battaglia come elemento frontale della linea, per sgominare le unità avversarie e proteggere le proprie.
L’inglese William Bourne suggerisce nel suo libro “Inventions or Devices l’utilizzo per scopi militari di una nave in grado di navigare sotto il pelo dell’acqua dotata di un albero cavo per l’aereazione.
1578
Nuova incursione dei barbareschi al porto di Augusta. Questa volta, grazie alle difese approntate dagli spagnoli, i difensori riescono a respingere gli attaccanti.
1594, 24 Maggio L'imbarcazione sommergibile proposta da William Bourne nel suo libro "Inventions or Devices"
Il matematico scozzese John Napier, celebre per l’introduzione del logaritmo naturale, propone “Devices of sailing under the water, with divers other devices and stratagems for the burning of enemies”.
1596 John Napier (Merchiston Castle, 1550 - Edimburgo, 4 aprile 1617)